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❯ Biopolimeri: la nuova rotta per lo sviluppo sostenibile
Nell’ultimo decennio, il mercato delle bioplastiche ha vissuto una crescita esponenziale e rappresenta una delle frontiere più promettenti dell'economia sostenibile. A conferma di questa tendenza, nel 2023, il settore ha registrato un aumento della produzione mondiale di circa il 29% rispetto al 2022 (dato European Bioplastics). Malgrado le recenti normative europee sulla plastica monouso siano ancora poco chiare riguardo ai biopolimeri, la ricerca continua ad esplorare nuove soluzioni sostenibili e innovative per tutta l’industria della plastica.
Questa crescita ha coinvolto diversi settori strategici della produzione industriale, come l'imballaggio, l'agricoltura, l'automotive e la medicina. In particolare, i biopolimeri trovano impiego in un'ampia gamma di prodotti, dagli imballaggi alimentari compostabili, ai sacchetti per rifiuti organici, alle capsule per caffè, agli articoli sanitari e altri tipi di imballi, come le confezioni per cosmetici.
❯ Le sfide dei biopolimeri: PHA e PLA a confronto
Nonostante i biopolimeri abbiano dimostrato enormi potenzialità, il mercato di questi materiali fa ancora fatica a decollare. La causa risiede nella differenza di performance fra le bioplastiche e le plastiche tradizionali che risultano essere più versatili e adattabili in un maggior numero di applicazioni.
Il PHA e il PLA sono due dei biopolimeri ottenuti da fonti al 100% rinnovabili, al centro di numerosi studi e con proprietà promettenti, ma presentano caratteristiche e sfide diverse. Il PLA, ampiamente utilizzato in varie applicazioni, ha il vantaggio di essere molto tenace, ma al contempo ha una bassa duttilità e ridotte proprietà barriera.
Il PHA, invece, fa parte di una famiglia di polimeri fra le più versatili e adattabili a seconda della necessità. Infatti, i PHAs possono vantare stabilità meccaniche sorprendenti, una buona elasticità e un’elevata resistenza alle temperature. Tuttavia, il futuro di questi materiali dipenderà dalla capacità dei centri di ricerca di sviluppare nuove formulazioni e processi produttivi in grado di ridurre i costi e aumentarne la competitività.
❯ Il compounding: la chiave per migliorare le prestazioni
Il filone più incoraggiante della ricerca sulle bioplastiche mira allo sviluppo di compound con lo scopo di superare i limiti ed esprimere al massimo le potenzialità uniche di questi materiali. Ad esempio, PHA e PLA, combinati con PBAT e PBS (i cui monomeri possono essere di origine fossile), consentono di ottenere biocompositi dalle prestazioni meccaniche molto simili a quelle del polietilene vergine, senza compromettere la biodegradabilità.
Queste nuove formulazioni stanno aprendo la strada a un'ampia gamma di applicazioni, dall'estrusione in bolla e testa piana alla termoformatura e allo stampaggio ad iniezione, dimostrando il potenziale delle bioplastiche come alternativa concreta e sostenibile ai polimeri tradizionali.
❯ Dalla ricerca al prodotto finito: scopri le linee da laboratorio EUR.EX.MA
Di fronte a queste nuove sfide e opportunità, come è possibile sfruttare al meglio il potenziale dei biopolimeri? La sperimentazione su piccola scala è lo step essenziale che permette di rimanere al passo con la ricerca e di attuare il passaggio alla produzione industriale con investimenti e consumi contenuti.
EUR.EX.MA offre soluzioni complete da laboratorio per testare formulazioni innovative con costi contenuti e tempi di sviluppo ridotti. Offriamo una vasta gamma di soluzioni di estrusione, perfette per soddisfare le crescenti richieste dei reparti R&S. Grazie ai nostri 25 anni di esperienza nel settore delle macchine da laboratorio, i nostri tecnici possono supportarti per individuare la combinazione perfetta tra materiali e parametri di processo, progettando configurazioni su misura in base alle performance desiderate.
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